In cure palliative – la disciplina medica che si prende cura delle persone con una malattia letale [1] – la visione dell’essere umano è a quattro dimensioni: fisica, psicologica, sociale e spirituale. Questa prospettiva in medicina è portata avanti, più in generale, dalle Medical Humanities che cercano di porre in dialogo medicina e materie umanistiche per curare l’essere umano in tutta la sua complessità [2]. Sembrerebbe quindi che, quando l’Uomo è colto dal dolore radicale della malattia (potenzialmente letale) –, ci si attivi per averne cura in senso olistico.
Mi chiedo se ciò non sia necessario anche prima (durante e dopo) una malattia, se a questo non siano chiamate tutte le realtà aziendali che operano nei vari settori. Durante il mio dottorato [3] ho potuto constatare quanto sia importante arrivare all’evento della malattia in qualche modo preparati (e non lo si è mai veramente); una parziale preparazione che è possibile solo se il mercato ci aiuta con le proprie offerte a prenderci cura di noi e non a scappare dalla sofferenza o, peggio, a illuderci di farci del bene quando stiamo in realtà sprofondando in una sofferenza più ampia e pericolosa.
È per questo che il sogno di Dabòn mi ha colpito fin da subito. È tra la minoranza di imprese che vuole provare a fare del bene attraverso i propri prodotti e servizi, cercando non solo di vendere qualcosa ma anche di prendersi cura della società che abita attraverso la propria proposizione di valore. Dolci a basso indice glicemico, ingredienti naturali e un’offerta in divenire che non vuole raccontare solo un ideale di benessere, ma una più radicale attenzione all’essere umano e alla sua fragilità, a partire dall’alimentazione per abbracciare una costellazione d’offerta olistica, multidimensionale, in cui il cliente (l’essere umano) possa Curarsi e Curare chi ama.
Non so se questa visione si concretizzerà mai del tutto, ma mi rassicura pensare che nel mercato (nel mondo) esistono realtà come Dabòn, il Buono che fa Bene.
Per approfondire:
[1] World Health Organization (2020), Palliative Care. Link (visitator il 20 ottobre 2024).
[2] Martignoni, G. (2022), “Di sentieri e di ritorni: da Gerusalemme ad Atene”, Sentieri nelle Medical Humanities.
[3] Corengia, M. (2023), “Palliative Marketing: Unveiling the Marketing of Palliative Care”, Università della Svizzera italiana.
Condividi e ottieni uno sconto del 15%!
Condividi semplicemente questo prodotto su uno dei seguenti social network e sbloccherai uno sconto del 15%!